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Impossibile Non Ridere: I 5 Film Comici Italiani che Devi Assolutamente Vedere

Impossibile Non Ridere: I 5 Film Comici Italiani che Devi Assolutamente Vedere
Lettura: 9 minuti

Ecco la classifica dei 5 film comici italiani senza tempo, per dei momenti di puro divertimento!


C’è qualcosa di magico e irripetibile nella Commedia Italiana. Non si tratta solo di battute fulminanti, ma di uno sguardo cinico, a volte malinconico, che sa cogliere le nevrosi e le assurdità del nostro Paese, trasformandole in risate liberatorie. A differenza delle commedie d’oltreoceano, i nostri film comici riescono a essere esilaranti e, contemporaneamente, documenti storici e sociali di inestimabile valore. Sono pellicole che non invecchiano, perché i vizi e le debolezze che mettono in scena sono, purtroppo o per fortuna, ancora attualissimi.

5 Film Comici Italiani da vedere almeno una volta nella vita

In questa classifica, abbiamo selezionato 5 autentici pilastri, titoli che trascendono le generazioni e rappresentano il meglio dei film italiani divertenti. I nostri criteri di selezione non si sono limitati al puro indice di risate. Abbiamo cercato l’impatto culturale (quante battute sono entrate nel gergo comune?), l’originalità della sceneggiatura (la trama è ancora fresca?) e, cruciale, l’eccellenza attoriale. Dai maestri della satira sociale ai duetti più anarchici, preparatevi a un viaggio che è una celebrazione della risata italiana. Se siete alla ricerca di film comici italiani che garantiscano ore di spensieratezza e al contempo offrano uno spunto di riflessione, siete nel posto giusto. Ecco la nostra Top 5 dei film che hanno marchiato a fuoco la nostra storia cinematografica, classificati in ordine decrescente, dal capolavoro cult alla vetta della comicità pura.

5. Il Marchese del Grillo

Impossibile Non Ridere: I 5 Film Comici Italiani che Devi Assolutamente Vedere

Ambientato nella Roma di fine Settecento, il film segue le vicende di Onofrio del Grillo, un nobile annoiato e spietatamente spiritoso, la cui unica occupazione è orchestrare burle elaborate e crudeli ai danni di chiunque, dai membri della sua famiglia fino al Papa. Il Marchese vive una vita di eccessi e ozio, sfruttando il suo rango per sfuggire a ogni conseguenza, rappresentando l’archetipo dell’aristocratico che si diverte a mescolare le carte tra i ricchi e la plebe. Questo film è un saggio sardonico sul potere e sull’impunità. Merita il quinto posto perché combina la grande Commedia all’italiana di Monicelli con l’istrionismo ineguagliabile di Alberto Sordi. L’interpretazione del “Marchese” è un monumento alla romanità spavalda e cinica, rendendo la pellicola una satira sociale che fa ridere amaro, ma fa ridere moltissimo. Le sue battute e il suo atteggiamento sono entrati nel DNA della comicità italiana, garantendo risate senza tempo.

  • Anno: 1981
  • Regista: Mario Monicelli
  • Protagonisti: Alberto Sordi, Paolo Stoppa, Caroline Berg
  • L’Angolo Critico: Il vero genio del film sta nella sceneggiatura, che usa l’umorismo come strumento tagliente di critica sociale. Monicelli, maestro nel genere, orchestra una satira pirandelliana: Onofrio del Grillo non è solo un burlone, ma l’incarnazione di un sistema di privilegi inamovibile, che può permettersi di trattare gli altri come giocattoli. È un’analisi profonda del potere che, citando una frase celeberrima, sancisce la divisione in classi con una risata.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Amici Miei (per l’uso della “supercazzola” e l’amore per la beffa) o Tutto a Posto e Niente in Ordine (per il tocco caustico e la regia di Monicelli).
  • Dove vederlo: Spesso disponibile su piattaforme come Prime Video o in modalità on-demand.

4. Fantozzi

Impossibile Non Ridere: I 5 Film Comici Italiani che Devi Assolutamente Vedere

Ugo Fantozzi è il ragioniere per antonomasia, l’impiegato vessato, sfortunato e pateticamente devoto al suo Mega Direttore Galattico. Il film è una sequenza di disastri personali e professionali, che vedono Fantozzi scontrarsi con le regole assurde della “Megaditta”, i colleghi meschini, la moglie e la figlia ingombranti, e l’amore non corrisposto per la Signorina Silvani. Non è una storia nel senso classico, ma un’antologia grottesca di tragicomici episodi di vita. Fantozzi non è semplicemente un film comico; è un fenomeno socio-culturale. Paolo Villaggio ha creato un personaggio che incarna il fallimento e l’alienazione dell’italiano medio nel post-boom economico. Ogni sua gag, dalla partita di calcio alla Coppa Cobram, è un pezzo di storia che fa sbellicare dalle risate. Il suo impatto è tale che il termine “fantozziano” è universalmente riconosciuto, meritando di diritto un posto tra i migliori film italiani divertenti per la sua carica grottesca e satirica.

  • Anno: 1975
  • Regista: Luciano Salce
  • Protagonisti: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder, Liù Bosisio
  • L’Angolo Critico: La forza inaudita di Fantozzi risiede nella sua natura grottesca che sfocia nel surrealismo. Salce e Villaggio portano all’eccesso i mali della burocrazia e della servitù aziendale, creando un cinema che è pura catarsi. L’uso di iperboli (i Megadirettori che assumono sembianze quasi divine) e di una fotografia spesso cupa esalta il dramma del protagonista, dimostrando che la comicità migliore è quella che nasce da un profondo senso di ingiustizia.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Il Secondo Tragico Fantozzi (ritenuto da molti superiore al primo) o Fracchia la Belva Umana (per un altro archetipo di Villaggio, meno malinconico ma altrettanto assurdo).
  • Dove vederlo: Spesso in rotazione sui canali Mediaset o su piattaforme come Infinity/Mediaset Play.

3. Vacanze di Natale

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Siamo a Cortina d’Ampezzo, inverno 1983. Il film è un affresco corale che segue le avventure, gli amori e le gaffes di un gruppo eterogeneo di personaggi in vacanza sulla neve. Si incontrano il “cumenda” milanese e sua moglie infelice, la ricca famiglia romana, l’imbranato “coatto” di borgata e il mitico DJ Billo. Le loro vicende si intrecciano tra feste sfrenate, liti familiari e flirt impossibili, il tutto scandito da una colonna sonora indimenticabile che definisce un decennio. Questo film di Carlo Vanzina è il capostipite di un intero genere (il cinepanettone) ma è l’unico che riesce a essere una vera commedia di costume. Merita il podio perché, al di là delle risate facili, è un documento storico-sociale straordinario, che fotografa la nuova borghesia italiana degli anni ’80 con acume satirico. È un film comico che, a distanza di decenni, non perde il suo smalto, facendoci ridere per la sua onestà nel rappresentare un certo tipo di “italianità” kitsch e godereccia. Un cult assoluto.

  • Anno: 1983
  • Regista: Carlo Vanzina
  • Protagonisti: Jerry Calà, Christian De Sica, Stefania Sandrelli, Guido Nicheli
  • L’Angolo Critico: L’elemento più interessante è il montaggio e il ritmo narrativo. Vanzina utilizza la musica (da Mike Oldfield a Gazebo) non solo come colonna sonora, ma come vero e proprio commento emotivo e sociale. Il film funziona come una serie di sketch interconnessi, in cui l’ensemble del cast, guidato da De Sica e Calà, crea personaggi iconici. È la commedia perfetta sul desiderio di apparire, un ritratto irresistibile di un’Italia in transizione.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Sapore di Mare (per lo stesso spirito corale e nostalgico dei Vanzina) o Yuppies – I Giovani di Successo (per l’analisi impietosa della Milano da bere).
  • Dove vederlo: Spesso disponibile su Mediaset Infinity, Sky e Now TV.

2. Perfetti Sconosciuti

Impossibile Non Ridere: I 5 Film Comici Italiani che Devi Assolutamente Vedere
Perfetti Sconosciuti

Sette amici di lunga data si riuniscono per una cena. Per gioco, o forse per sfida, decidono di mettere i loro cellulari sul tavolo e accettano di rendere pubblici messaggi, chiamate e notifiche che riceveranno durante la serata. Ciò che inizia come un passatempo leggero si trasforma rapidamente in un thriller psicologico mascherato da commedia, svelando inattesi segreti, bugie nascoste e le doppie vite che tutti, in fondo, conduciamo nell’era digitale. Questo film di Paolo Genovese si è guadagnato un posto d’onore tra i migliori film comici italiani degli ultimi anni e si piazza in alto per la sua rilevanza contemporanea. Il suo umorismo nasce dalla tensione e dall’imbarazzo, un meccanismo a orologeria che, pur essendo claustrofobico, è esilarante. Il successo globale (detiene il record per il maggior numero di remake nella storia del cinema) testimonia la sua genialità. È un capolavoro perché ci fa ridere delle nostre stesse debolezze e paure in modo intelligente e spietato.

  • Anno: 2016
  • Regista: Paolo Genovese
  • Protagonisti: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo
  • L’Angolo Critico: Il punto di forza è la sceneggiatura, scritta con precisione chirurgica, che sfrutta l’unità di luogo e di tempo. La comicità non si basa sulle gag fisiche, ma sull’escalation dei dialoghi e sui malintesi involontari, tipici del teatro. È una commedia amara che dimostra come i cellulari siano diventati le nostre “scatole nere” private. L’assenza di un solo vero protagonista esalta il valore del cast corale, che regala performance di altissimo livello.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: The Place (per l’ambientazione unica e l’analisi morale dei personaggi) o Cena con Delitto – Knives Out (per l’uso sagace del dialogo e del mistero).
  • Dove vederlo: Netflix e Prime Video.

1. Non Ci Resta che Piangere

Impossibile Non Ridere: I 5 Film Comici Italiani che Devi Assolutamente Vedere

Saverio (Roberto Benigni), un maestro elementare, e Mario (Massimo Troisi), un bidello, rimangono bloccati in un passaggio a livello in piena campagna. Dopo essersi addormentati, si risvegliano in un’epoca sconosciuta. Ben presto scoprono di essere stati catapultati nell’anno 1492, poco prima della scoperta dell’America. I due, tra stupore e disperazione, tentano di integrarsi nella vita rinascimentale, dando vita a una serie di gag surreali mentre cercano di tornare al loro tempo. Il primo posto spetta a questo film ineguagliabile, una commedia autoriale che unisce il genio esplosivo di Benigni con la poetica e la timidezza di Troisi. È l’apice dei film comici italiani per la sua anarchia narrativa e l’alchimia perfetta tra i due protagonisti. La pellicola si regge su dialoghi improvvisati e situazioni assurde che sono diventate leggenda (la lettera a Savonarola, l’incontro con Leonardo). È un film senza tempo perché la sua comicità non è legata a mode, ma al conflitto eterno tra l’uomo comune e la Storia. Il suo umorismo è pura poesia.

  • Anno: 1984
  • Regista: Massimo Troisi e Roberto Benigni
  • Protagonisti: Massimo Troisi, Roberto Benigni, Amanda Sandrelli
  • L’Angolo Critico: L’elemento davvero unico è la fusione delle due comicità, quella esuberante, verbosa e toscana di Benigni, contrapposta a quella minimalista, sottile e napoletana di Troisi. Il film è quasi interamente sostenuto dai loro scambi verbali, che creano un ritmo comico unico, fatto di battute che si accavallano e momenti di silenzio riflessivo. La trovata del viaggio nel tempo è solo un pretesto geniale per mettere in scena il contrasto tra il mondo moderno e quello passato, un conflitto che genera risate continue.
  • Se ti è piaciuto, guarda anche: Ricomincio da Tre (per apprezzare la poetica di Troisi) o La Vita è Bella (per l’irriverenza e l’uso dell’umorismo di Benigni in un contesto drammatico).
  • Dove vederlo: Spesso disponibile su piattaforme come Netflix e Rai Play.

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